Caffè e memoria, una correlazione positiva fra bevanda e prestazioni della mente

Da sempre, intorno alle presunte proprietà benefiche o dannose di un buon espresso aleggiano teorie nebulose e luoghi comuni. Nel 2018, uno studio pubblicato su Scientific Report cerca di fare chiarezza sulla correlazione fra caffè e memoria così come su quelle fra caffè e apprendimento. La ricerca va, anzi, ancora più in là fino a sostenere la capacità della bevanda di ridurre il rischio di malattie neurodegenerative. 

La pianta del caffè e gli stimoli dei geni precoci

Il team di ricercatori ha registrato la risposta neuronale dei soggetti sotto controllo a livelli di caffeina “normali” (3 μM e 10 μM per periodi di 1, 3 e 9 ore). Secondo quanto osservato, il caffè incrementa alcuni processi neuronali già dopo un’ora. Più precisamente, maggiore è la quantità di caffeina, più facilmente si attivano i geni precoci legati al sistema immunitario, all’apprendimento e alla memoria. 

Proprietà benefiche caffè: memoria e apprendimento

Lo stesso professor Juha Kere dell’Istituto Karolinska cerca di chiarire i risultati che riguardano i benefici del caffè per la memoria e per l’apprendimento pubblicati. “La nostra ricerca vuole dimostrare che l’inibizione della connettività neuronale è ridotta da un consumo normale di caffeina – livelli simili a quello che può essere assunto entro l’arco di una giornata”. Vale la pena ricordare che la dose consigliata per un adulto non supera mai i 200 mg di caffeina in un giorno e che un espresso con le migliori miscele di caffè arriva a 50 mg.

 

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